Karate, il piacere di poterlo trasmettere
Grande soddisfazione per il tecnico Umberto Auer, che a due mesi dall’avvio dei corsi all’istituto
Rainerum di Bolzano vede il sodalizio in costante crescita.
Molti i tesserati all’associazione sportiva dilettantistica karate club Bolzano, in gran parte bambini e
ragazzi. Non a caso tanti genitori avvicinano i propri figli al karate, perché ne riconoscono l’utilità sia sotto il profilo dello sviluppo psicofisico, che della personalità.
Il karate non è assolutamente uno sport violento, anzi. Essendo un’arte marziale, attraverso la disciplina che la caratterizza, diviene un valido strumento educativo per il tecnico che ha il piacere
di praticarlo e soprattutto la possibilità di trasmetterlo.
Un esempio: nel caso si abbia a che fare con bambini o ragazzi più “vivaci” o “esuberanti” il dover essere costretti all’osservanza e al rispetto delle regole e dei compagni, imposto dalla disciplina, trasforma la loro vivacità in positiva grinta sportiva che a volte può sfociare nell’atleta d’élite.
Nel caso invece di bambini più timidi, introversi, attraverso il raggiungimento di una serie di piccoli obiettivi, (valorizzandone il comportamento e altre qualità), favorisce in quest’ultimi un importante aumento dell’autostima e della sicurezza in se stessi, e di conseguenza la possibilità di esprimersi al meglio e di raggiungere i massimi livelli.
In entrambi i casi questo sport incoraggia e facilita la socializzazione con i coetanei.